Pruscini da Cavargine

Vai ai contenuti

Menu principale:

BIOGRAFIA


Fabrizio Pruscini (in arte Pruscini Da Cavargine), nasce da genitori contadini  a Città di Castello in Provincia di Perugia il 23.07.1963 dove vive e lavora,  fin dall’adolescenza ama dipingere e scrivere poesie, sia nella pittura che nella poesia ha ottenuto importanti riconoscimenti, ha partecipato a numerose collettive e personali di pittura, è inserito nel catalogo Nuova Arte 2008 edito dalla Mondadori e in altre numerose e importanti  riviste e libri  d’arte. Tra le collettive effettuate di recente quella di Colonia in Germania  e quella di Parigi in Francia, Barcellona in Spagna e Cornovaglia in Inghilterra. In data 25.10.2014 gli è stata conferita la nomina di "Accademico" dell’Accademica delle Scienze Applicate in Roma per il suo estro creativo artistico. E’ stato definito artista concettuale che non segue nessuna moda artistica ma è in perenne ricerca di un linguaggio personale che lo renda perfettamente riconoscibile all’interno del panorama artistico Internazionale. Il Prof. Rosario Pinto ha definito la sua pittura, la pittura  della libertà. Sue opere sono in permanenza presso alcune gallerie d’arte in Italia. E’ autodidatta per propria scelta.





PENSIERO DELL’ARTISTA

"Cercare di attraversare con l’arte quel velo  che separa il conosciuto dal non conosciuto per rendere quest’ultimo visibile anche agli occhi degli altri"

Mai come ora il mondo stà attraversando una fase di buio e di crisi spirituale ed esistenziale, mai come ora l’uomo sembra aver perso ogni ideale e ogni speranza. A me Dio  ha dato il dono  di poter   "aprire la porta della mia immaginazione e della mia  fantasia, uscire  dal panorama dissestato dell’universo  e  trovare là, la mia realtà e la mia pace". Con le mie lacerazioni voglio rappresentare "l’anima stanca, stanca di ubbidire,  tormentata, insoddisfatta, sofferente e insicura dell’uomo contemporaneo, anima che però lascia sempre aperte delle fessure attraverso le quali si può osservare il mondo , la meravigliosa Natura e Dio che in essa si manifesta, quindi insieme all’intento di far riflettere voglio  dare un messaggio di speranza e di forza, per dire di non mollare mai. Anche quando tutto intorno  sembra che sia grigio, voglio far notare  che c’è sempre un mondo colorato dove Dio è protagonista  e  ci trasmette  la gioia di vivere e di sperare ".  Nelle mie opere non a caso prevale il colore Rosso e Nero materico, il rosso attribuito simbolicamente al fuoco e al sangue  è il colore della forza vitale, il colore di Marte, il Dio della forza combattiva, esprime il desiderio di ottenere dei risultati, il successo, quindi significa "impulso" volontà di vincere e reagire ad una realtà insoddisfacente, ma rappresenta anche pericolo e allarme è particolarmente adatto a messaggi che non devono passare inosservati. Il nero invece è un colore sobrio e raffinato, che simboleggia autorità, potere e rispetto, nell’immaginario collettivo è anche il colore della notte e viene quindi spesso associato al male. Ma la parte più bella la compie il fruitore dell’opera il quale ognuno in modo diverso ne coglierà il significato e ne riceverà la diversa emozione.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu